INCONTRO SULL’ENCICLICA FRATELLI TUTTI

Sabato 4 settembre si è tenuta presso l’Arena Verde di Trevenzuolo (VR) una serata di approfondimento sull’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco. Gli ospiti e relatori sono stati:

  • Don Miguel Tofful, Superiore generale dell’Opera Don Calabria
  • Graziano Brentaro, Presidente dell’associazione “Casa Nostra”
  • Giovanni Soriato, Presidente della cooperativa Monteverde Onlus
  • Claudia Tinto, Responsabile Progetto accoglienza di Isola della Scala (Caritas diocesana)

L’iniziativa ha visto confermare il numeroso pubblico presente già l’anno scorso per l’evento sulla “Laudato Sì” con soddisfazione per gli organizzatori. Hanno partecipato all’evento anche molti componenti della famiglia calabriana: Madre Lucia Bressan con un gruppo di sorelle, alcuni Fratelli Esterni, alcuni amici dell’Associazione Fratel Perez e di Casa Nostra.

Nella prima parte della serata Don Miguel Tofful ha spiegato la struttura e il contenuto dell’enciclica e le motivazioni che hanno portato il Santo Padre a scriverla. Don Miguel ha affermato che questa enciclica è molto ricca, è un gioiello ed è stata accolta da tutti, a prescindere dal credo religioso. Ha affermato poi che Papa Francesco ha un cuore aperto alle diverse realtà e pone la fratellanza come centro di partenza per una Rivoluzione del mondo. Don Miguel ha parlato inoltre della sintonia tra il Carisma dell’Opera Don Calabria ed i principi dell’enciclica.

Don Calabria è stato un precursore dei temi dell’accoglienza e della fraternità: ha fatto propria la parabola del “Buon Samaritano “ Papa Francesco nell’enciclica dedica un capitolo a questa parabola.
Il Buon Samaritano è stato capace di mettere tutto da parte davanti a quel ferito, e senza conoscerlo lo ha considerato degno di ricevere il dono del suo tempo: si è fermato, gli ha donato vicinanza, lo ha curato con le sue mani” ( Fratelli Tutti).
Ermes Bampa, moderatore della prima parte della serata, ha portato la testimonianza dello spirito di accoglienza di un figlio prediletto di Don Calabria: Fratel Vittorino, il quale riceveva giornalmente centinaia di persone e dava loro un consiglio, un conforto e una consolazione. Fratel Vittorino, come figlio di Don Calabria, ha anticipato i valori della fratellanza e della solidarietà espressi nella enciclica.
Graziano Brentaro, ha raccontato le finalità e vari aneddoti dell’Associazione “Casa Nostra” che ha offerto, anche nel contesto difficile della pandemia, un pasto caldo e un posto dove dormire a tutti i fratelli che ne hanno fatto richiesta. Molto toccanti sono stati alcuni episodi raccontati da Graziano , riguardo la delicatezza, attenzione e pazienza nell’accogliere gli “ultimi”. Gli ospiti della seconda parte, Giovanni Soriato di Monteverde Onlus e Claudia Tinto del Progetto accoglienza della Parrocchia di Isola della Scala, grazie alla loro esperienza professionale e privata hanno portato degli esempi pratici di come l’enciclica può essere vissuta sul nostro territorio.

Giovanni Soriato, ha spiegato vari progetti della cooperativa Monteverde, attiva soprattutto nell’est veronese, che riguardano principalmente l’inclusione sociale dei fratelli diversamente abili e l’attenzione al disagio giovanile con proposte educative innovative.
Claudia Tinto, ha raccontato la bellezza ma anche le difficoltà pratiche nell’attività di accoglienza di un piccolo gruppo di giovani profughi dal Gambia. Il Progetto Accoglienza è ormai alla sua seconda edizione, tra il pubblico dell’Arena Verde era presente anche un giovane che ne ha fatto parte negli anni scorsi e a sua volta ci ha regalato qualche aspetto della sua esperienza.
L’ “Associazione Etica ed Economia Fratel Vittorino” promotrice della serata assieme ai circoli NOI di Trevenzuolo “Santa Maria Maddalena” ed il circolo NOI di Roncolevà “Il Faro” che hanno reso possibile la serata ringrazia tutti i Testimonial che hanno arricchito la serata della loro esperienza ed entusiasmo.
E’ necessario lasciarci contagiare da questi valori: solo in questo modo potremo realizzare il “sogno” di Papa Francesco di una società più umana e fraterna.

Matteo Grigoletti