L’anno 2013 appena trascorso è stato un anno difficile, ma anche provvidenziale per capire in quale direzione dirigere i nostri sforzi per realizzare un’ economia dal volto umano.
L’associazione Etica ed Economia Fratel Vittorino si è orientata a “interpretare” le esigenze dei giovani che stanno vivendo un momento travagliato e carico di incertezze sia per la mancanza di lavoro, sia per la mancanza di valori.
Sono stati interpellati i giovani dello Spazio Fiorito Mariano, movimento giovanile dell’Opera don Calabria, chiedendo loro di illustrare le aspettative, le preoccupazioni e le speranze.
Il giorno 21 Giugno 2013 è stato organizzato all’Oasi di S.Giacomo di Vago (VR), un incontro dal titolo “INCERTEZZA NEI GIOVANI: COME TROVARE VIE D’USCITA”, dove sono state ai giovani provocazioni e proposte di vita e lavoro.
È stato invitato P.Gianluigi Pasquale, docente presso la Pontificia Università Lateranense, ad approfondire l’argomento; egli ha fatto analisi dello scenario attuale, illustrando che l’Etica del lavoro poggia su un triplice fondamento:
– la ricerca di Dio
– l’amore al prossimo
– il rispetto del creato.
La via d’uscita suggerita per i giovani è la “buona notizia cristiana”:
– Cercare Dio attraverso la preghiera che impregni l’esistenza di ciascuno.
– Restare nel “grembo della chiesa”, dalla quale attingere i valore più profondi.
– Favorire le relazioni con gli altri e “tagliare” la noia di vivere, mettendosi in atteggiamento di servizio.
La presenza del superiore Generale dell’Opera Don Calabria P.Miguel Tofful è stata particolarmente apprezzata e gradita; egli infatti ha affermato che l’Opera ha dato sempre fiducia ai giovani e ai loro bisogni. Don Calabria li chiamava “buoni fanciulli” e desiderava per loro una crescita e una formazione forte per farli diventare veri uomini.
A questo proposito è bene illustrare come Giulio Pedrollo, neo presidente di CONFINDUSTRIA, intende concentrare le proprie energie sui giovani e sulla fiducia.
Infatti nel suo programma di insediamento afferma: «Fiducia non è solo condizione indispensabile per intraprendere, ma è esattamente ciò che manca oggi all’Italia, agli italiani. L’Italia non ha materie prime, salvo una: la materia grigia dei nostri cervelli. Diamo a questa le condizioni per lavorare al meglio e sarà più facile costruire un futuro migliore. Occorre il coraggio di fare, che scaturisce dalla fiducia di un futuro propositivo; l’innovazione, cioè la capacità di guardare con occhi nuovi il cambiamento, associato ad una formazione che l’aiuti a prendere formazione che l’aiuti a prendere forma; un substrato valoriale che dia il giusto senso al nostro agire».
Alla domanda quali valori ci aiuteranno a cambiare rotta, Giulio Pedrollo risponde: «Cominciamo dal rovescio della medaglia: non c’è più posto per scandali, i pettegolezzi e la bassezze a cui abbiamo assistito e che non rappresentano l’Italia e gli italiani. Lavorare ha un fortissimo senso etico, se c’è il giusto equilibrio tra meritocrazia, dignità, responsabilità e capacità di agire assieme agli altri. La fiducia può ricrescere se saprà battere lo scoramento, la paura , l’inerzia. È per questo che credo molto ai giovani: sono loro il futuro, sono loro che devono sfidare e non subire».
Ermes Bampa