Incontro sulla Laudato Si

 

Sabato 12 settembre 2020 l’Associazione “Etica ed Economia Fratel Vittorino” ha organizzato con la collaborazione del Circolo NOI “Il Faro” di Roncolevà una serata di approfondimento sull’enciclica Laudato Si presso l’Arena Verde di Trevenzuolo (Vr). L’evento si è collocato all’interno delle iniziative sollecitate dal Santo Padre in occasione del quinto anniversario dell’enciclica.
La serata, che complice il clima estivo ha avuto una grande partecipazione di pubblico, arrivato dalle diverse parti di Verona, Vicenza e Mantova, ha visto la presenza di cinque relatori impegnati a diverso titolo nei temi della sostenibilità sociale e ambientale e dei moderatori Ermes Bampa e Matteo Grigoletti membri dell’Associazione Fratel Vittorino.
L’introduzione alla serata, oltre ai saluti delle autorità è stata caratterizzata dalla proiezione di un video del Papa nel quale richiama l’urgenza di avere la sensibilità e l’impegno per risolvere i molti problemi indicati nell’enciclica.

Intervento di Beatrice Scappini

Nella prima parte grazie a Beatrice Scappini (consulente della sostenibilità) e Alberto Cetti (amministratore delegato di For-All srl) si sono discussi i principi della Laudato Si applicati alle realtà economiche ed imprenditoriali e presentate le iniziative che la diocesi ha predisposto per partecipare all’evento Economy of Francesco“.
Secondo i relatori l’attenzione dev’essere rivolta non solo al rispetto dell’ambiente e del territorio ma anche all’interno dell’azienda alla sostenibilità della governance grazie all’utilizzo di innovativi modelli di compartecipazione e condivisione per i propri collaboratori e tutte le risorse umane. Gli interventi sono stati molto apprezzati dal pubblico, in particolare le esperienze vissute in prima persona da Alberto e Beatrice. Alberto è riuscito a trasformare un’azienda sull’orlo del fallimento in un’azienda sana, dove vi è entusiasmo e voglia di lavorare assieme . Aspetti quali: realizzare un buon clima d’impresa, collaborare nell’unità, entusiasmare e responsabilizzare i collaboratori erano cari anche a Fratel Vittorino, negli incontri organizzati a favore di imprenditori, manager e professionisti. Questo sta a significare che gli insegnamenti di questo religioso tanto amato da Don Giovanni Calabria, sono ancora attuali e molto preziosi, specie in questo periodo di pandemia.
Nella seconda parte Don Giacomo Cordioli della Casa San Giacomo a Vago di Lavagno ( Vr) ha illustrato le motivazioni che hanno portato Papa Francesco a scrivere l’enciclica:

Intervento di Don Giacomo Cordioli

– l’inquinamento che colpisce la salute delle persone, con milioni di morti premature;

– il deterioramento della qualità della vita umana e degradazione sociale, dove viene calpestata la dignità umana e prevale la cultura dello scarto e del degrado ambientale;

– lo spreco degli alimenti, specie nei paesi ricchi, dove il 30 % viene buttato;

– la mancanza di un’etica delle relazioni internazionali, dove il dissesto dei paesi poveri è provocato dal dissennato sfruttamento dei paesi ricchi.

La soluzione ai problemi sopracitati, ha affermato Don Giacomo, avviene, come riportato nell’enciclica, anche attraverso una “conversione ecologica”, che si esprime attraverso un rapporto di armonia con la creazione, sul modello di San Francesco. La spiritualità cristiana propone una crescita nella sobrietà e nella capacità di godere con poco. Oltre a ciò è necessario avere un amore civile e politico, impegnandosi in associazioni che promuovono il bene comune.
Don Giacomo ha terminato, dicendo che è importante dar valore ai segni sacramentali e al riposo domenicale: “ i sacramenti sono un modo privilegiato in cui la natura viene assunta da Dio e trasformata in mediazione della vita soprannaturale “. L’Eucarestia,diventa un amore cosmico sull’altare del mondo. “ l’Eucarestia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato “.
Infine, dopo aver ascoltato un passo dell’enciclica, nel quale si legge: “ la famiglia è il luogo della formazione integrale, dove si coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita, come per esempio l’uso corretto delle cose,l’ordine e la pulizia, il rispetto per l’ecosistema locale e la protezione di tutte le creature “, sono intervenuti i coniugi Elisa ed Alberto Musumeci, che hanno raccontato la loro storia, tutta particolare. Dopo aver fatto un cammino di formazione all’interno del Movimento giovanile dello Spazio Fiorito Mariano si sono sposati e per ben 7 anni non hanno avuto figli, nonostante fossero desiderati. Hanno ricevuto poi una “luce speciale” ed hanno deciso di aprire la loro casa ad altre famiglie ed ai loro bisogni e necessità. Da quel momento in pochi anni sono arrivati 4 figli. Hanno posto la centralità di Dio, come fondamento della loro vita e del servizio verso gli altri. Hanno spiegato i valori dei i “nuovi stili di vita” che vivono nella loro famiglia e trasmettono agli altri: la sobrietà, l’attenzione agli ultimi, la preghiera e la testimonianza.

Intervento dei coniugi Elisa ed Alberto Musumeci

La serata si è conclusa con l’auspicio che questi spunti importanti possano aiutare a modellare i comportamenti di tutti secondo la sensibilità indicata dall’enciclica.
La serata è stata allietata anche dalla presenza del locale coro giovani dell’unità pastorale che ha fatto dei canti tra un relatore e l’altro.
L’Associazione , visto l’interesse suscitato e vista l’urgenza di approfondire i temi dell’enciclica ha intenzione di proporre nei prossimi mesi nuovi simili eventi di approfondimento anche in altre sedi.

 

Angelina Franchetti