Carisma e impresa: l’esperienza di Fratel Vittorino al Festival della Dottrina Sociale della Chiesa

 

 

Quando si parla di temi come la Dottrina Sociale, ossia la declinazione nella vita economica, sociale e politica degli insegnamenti evangelici e della visione cristiana dell’uomo e del suo destino, si pensa sempre di dover parlare di massimi sistemi, di valori che rischiano di risuonare più come slogan che come esperienze concrete.
Insomma si rischia di faticare nel riscontrare esempi concreti, attuali, presenti nell’oggi che testimonino come si possa stare nella società, in particolare fare impresa, da cristiani.
Nell’ultimo Festival dedicato proprio a questo tema, che si è concluso da pochi giorni nella città di Verona, vi sono state alcune occasioni per ascoltare storie di imprenditori che, per un motivo o per l’altro, sono stati ispirati nella loro azione da un incontro spirituale, da motivazioni che partivano dall’anima, più che solo dal portafoglio.
Tra queste troviamo un incontro organizzato dall’Associazione “Etica ed Economia – Fratel Vittorino” dal titolo: “ETICA ed ECONOMIA nuova disciplina per lo sviluppo delle imprese”, nel quale si è riflettuto, partendo da un’esperienza di vero apostolato carismatico come quella, appunto, di Fratel Vittorino, sul rapporto esistente tra fede ed economia, tra carisma e impresa.
in occasione del centenario della nascita di Fratel Vittorino, l’Associazione sta portando avanti un’iniziativa particolare. Analizzando il rapporto molto forte che esisteva tra questo laico consacrato, legato indissolubilmente alla figura di San Giovanni Calabria, e diversi imprenditori del nostro territorio, si è cercato di capire come un impresa nella sua nascita ed evoluzione può essere condizionata da un elemento come la fede dell’imprenditore stesso, che incide in maniera rilevante sulle motivazioni, sulle priorità e, quindi, sulle decisioni quotidiane e concrete che egli si trova a prendere nella gestione della propria azienda. È stato interessante scoprire, anche ascoltando la testimonianza di diversi imprenditori di seconda generazione che non hanno conosciuto in maniera diretta Fratel Vittorino, ma ne hanno respirato in casa la forte presenza spirituale, come un carisma può essere trasmesso e quali punti critici ci sono in questo processo, date le peculiarità fortemente personali e intime che esso presenta rispetto ad una struttura collettiva e complessa come l’impresa. “Ci hanno insegnato così”. È stata questa la frase più sentita durante questo incontro. Sono l’educazione, l’esempio, la formazione ad individuare le giuste priorità e a tarare le proprie decisioni di conseguenza, gli strumenti più efficaci per far sì che un carisma non muoia assieme alla persona da cui era esercitato, ma possa restare e continuare a diffondersi in processi di contaminazione dettati dalla bellezza di fare impresa in maniera sana e cristianamente ispirata.
Tale trasmissione, ovviamente, comporta delle evoluzioni rispetto alle strutture, alle scelte e ai processi, dovute ai tempi che cambiano. Tuttavia gli elementi alla base di un carisma (che in questo caso possiamo riassumere in 3 concetti: fiducia nella Provvidenza, gratuità e collaborazione) possono restare immutati e continuare a influenzare la realtà in cui sono declinati.
Proprio per l’importanza della formazione, l’Associazione stessa ha sostenuto il Corso di Etica d’Impresa, tenutosi nel primo semestre di quest’anno scorso grazie alla collaborazione tra l’Università di Verona ed altri enti ed associazioni. Tale vicinanza è stata testimoniata anche dalla presenza all’incontro di due giovani corsisti che hanno portato la testimonianza di come il corso, che ha cercato di approfondire i temi dell’impresa da più prospettive (aziendalistica, socio-politica, teologica e pedagogica), li abbia aiutati nel loro lavoro quotidiano in imprese ed enti non profit.
I due giovani corsisti sono IRENE BAGGIO ed ALESSANDRO BRAGATO.
IRENE lavora in un’azienda di progettazione e produzione di sistemi di illuminazione e segue la comunicazione e marketing. Durante il corso di etica d’impresa è stata chiamata a seguire, all’interno della propria azienda, un progetto di responsabilità sociale d’impresa ed ha trovato uno spazio per realizzare la sua “mission”. Il corso le ha permesso di aprire gli orizzonti e le ha dato la capacità di portare avanti il nuovo progetto.
ALESSANDRO lavora in una casa dell’Opera Don Calabria, specializzata nella formazione e nell’inserimento dei giovani minori. Grazie al corso di etica d’impresa può seguire i progetti europei e verificare l’applicazione concreta dei principi etici. Il corso gli ha dato la possibilità di partecipare ad alcuni incontri all’estero con un bagaglio di conoscenze interdisciplinari.
Il convegno si è concluso con l’esperienza di due imprenditori: RENZO GASPARIN e ROBERTO LOCALLO, i quali hanno parlato della loro azienda.
RENZO è imprenditore di 2° generazione, che ha sviluppato l’azienda fondata dal padre. L’azienda è specializzata nella produzione di macchine del settore alimentare. L’influenza di fratel Vittorino è stata importante per la crescita dell’azienda con principi sani ed equilibrati, mettendo al centro l’uomo. Il “fratello” ha inoltre spinto sulla prudenza e l’abbandono alla Provvidenza. 
ROBERTO è pure imprenditore di 2° generazione. L’azienda è una lavanderia industriale che ha ricevuto una notevole influenza da fratel Vittorino sia per la strategia industriale che per l’innovazione. Provvidenziale è stata la presenza di un esperto di organizzazione aziendale, quale è stato Gianangelo Benvenuti, professionista vicino a Fratel Vittorino che ha dato un’impronta nuova, permettendo a tutti e 5 i fratelli di avere responsabilità e mansioni specifiche.
L’impronta etica data da fratel Vittorino ha permesso all’azienda di crescere anche nei momenti di crisi, seguendo principi rigidi: nessuna scorciatoia e no tangenti. L’azienda ha migliorato l’ambiente di lavoro, con impianti innovativi per il benessere di tutti i propri collaboratori.
A conclusione possiamo senz’altro affermare che il raccontare e diffondere belle storie di impresa, tratte dalla realtà che ci circonda, possano essere azioni utili a contaminare e ispirare nuove idee e progetti per rendere la nostra società un posto migliore in cui vivere e far crescere i nostri figli.

                                                                 

                                                                                                 Riccardo Tessari