Scuole di Etica ed Economia al Festival della Dottrina Sociale della Chiesa

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Ogni anno le Scuole di Etica ed Economia organizzano un incontro nazionale per condividere le esperienze e fissare intenti e percorsi comuni.
Quest’anno è toccato alla scuola di ”Etica ed Economia Fratel Vittorino” di Verona organizzare l’incontro e per tale scopo si è pensato di inserirlo nel’ ambito del VI° Festival della Dottrina Sociale della Chiesa che si è tenuto dal 24 al  27 novembre.  La scelta non è stata casuale in quanto le tematiche delle Scuole di Etica sono di diretta derivazione, dalla Dottrina Sociale.

La Cattolica Assicurazioni ha messo a disposizione del Festival il “Cattolica Center” in Via Germania a Verona. E’ un edificio predisposto per convegni, sale esposizioni, sale da convitto.  La funzionalità delle strutture e il supporto tecnico del personale addetto ha consentito l’ottimo svolgimento delle varie iniziative.
Negli spazi espositivi abbiamo potuto predisporre  anche un nostro stand dove i visitatori potevano avere visione di varie pubblicazioni del movimento  delle Scuole di Etica ed Economia.

Lo stand di Etica  Economia Fr.Vittorino

Lo stand di Etica Economia Fr. Vittorino

L’INCONTRO DELLE SCUOLE DI ETICA ED ECONOMIA

Gli incontri principali delle Scuole di Etica sono avvenuti il Venerdì 25 Novembre .
Il primo ha avuto come sul tema “La Globalizzazione nella solidarietà” aperto a tutti quindi  non esclusivamente ai componenti delle scuole.
La Scuola di Verona ha colto l’occasione di illustrare la figura di Fratel Vittorino riguardo il tema dell’economia così come è stata espressa  dal libro “Dare è Avere” di Ermes ed Angelina Bampa.
Sono seguite  presentazioni riguardanti il nuovo libro di Tullio Chiminazzo: “Etica ed Economia, verso un nuovo umanesimo economico” e due progetti concepiti per i giovani.

  • Presentazione del libro “Etica ed Economia, verso un nuovo umanesimo economico”, di Tullio Chiminazzo.

La  Dott.sa  Susanna Celi  ha intervistato l’autore del libro Tullio Chiminazzo (anche fondatore del movimento delle Scuole di Etica ed Economia )  per parlare dell’ultimo suo lavoro di scrittore.
E’ un libro completo nel senso che va anche  al nocciolo della questione dell’etica in economia  sulla quale costruire modelli di crescita.  Il libro non consiste puramente  in una  esposizione teorica  di principi ma vengono esplicitate iniziative già attuate  e di riferimento per costruire una economia  volta a realizzare  un “nuovo umanesimo”. L’evoluzione  positiva si avrà se non ci chiudiamo come nazione ma si andrà incontro ai paesi con livelli seri di povertà. Si parla di micro-credito per i singoli cittadini,  di scambio della conoscenza e delle capacità imprenditoriali, della realizzazione di villaggi impresa che consentano una economia locale autonoma.
Un modello quindi  di crescita economica che  non prescinde  dal’ attenzione ai principi che reggono comunità e popoli diversi,  che presuppone uno sviluppo integrale, equo e sostenibile facendo riferimento alla persona, alle sue condizioni di vita. Etica ed Economia rappresentano un binomio assolutamente inscindibile.

  •  Progetti per i giovani

Il Dott.Gianni Martari ha presentato  la Fondazione Edulife , di Verona che  nasce nell’ambito di una rete mondiale dedicata alla educazione dei giovani ed ha come finalità di aiutarli nella scoperta del proprio progetto di vita e promuovere gli adulti nel loro ruolo educativo.
L’attività della Fondazione si sviluppa in tre ambiti: centro di ricerca per la innovazione didattica sviluppata con persone, enti, imprese ed istituzioni, “pensatoio” per la ideazione di progetti a favore della crescita umana e professionale dei giovani; raccolta fondi per sostenere progetti educativi sempre destinati ai giovani.
Possiamo dire  inoltre  che a Verona  la  Fondazione consente ai giovani di aggregarsi per proporsi con   le loro competenze e quindi di venire indirizzati ad imprese alle quali interessano specifici progetti .
Per sviluppare quest’ultimi i giovani  possono approfittare  delle strutture e spazi della fondazione, e pertanto hanno l’opportunità di proporsi alle aziende le quali possono eventualmente dare loro l’occasione di essere inseriti nella propria organizzazione.
È stato sviluppato inoltre un progetto denominato: “PLAN YOUR FUTURE” quale supporto dei principali attori delle attività di orientamento che gli istituti secondari di II grado hanno organizzato per sostenere le scelte formative e professionali del dopo maturità.
Il Dott. Alessandro Padovani dell’Opera Don Calabria ha illustrato il progetto agricolo “Il CAMPUS”, di cui è già stato riferito su questa rivista.
La serata ha proseguito con la Presentazione del corso di Etica d’Impresa in collaborazione con l’Università di Verona. Il corso è stato illustrato da Prof Giorgio Mion docente presso l’Università di Verona.  Esso si propone di formare competenze relative al’ analisi dei sistemi complessi  presenti nelle imprese , ad assumere decisioni efficienti ed efficaci e gestire i conflitti nelle relazioni aziendali  rispondendo a necessità di natura etica .
Tra gli altri enti, anche la nostra Associazione Etica Economia Fratel Vittorino, figura tra i partner che collaborano al’ iniziativa di questo corso.

Il prof. Giorgio Mion

Il prof. Giorgio Mion

Un ultimo incontro  è stato  dedicato  al’ appuntamento annuale delle  varie Scuole di Etica ed Economia, provenienti da tutta Italia , ognuna della quali ha sintetizzato i suoi programmi già realizzati  o  in corso. E’ stato un importante scambio di informazioni che serve anche per delineare percorsi  comuni tra tutte le scuole per la possibilità di generare sinergie efficaci.

 

 

IL FESTIVAL

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In mezzo alla gente’ è il tema del VI Festival della Dottrina Sociale della Chiesa.
E’ un tema che indica una scelta: stare con il popolo, stare con tutti.. Per questo il tema della sanità è stato  svolto in un ospedale, il tema del lavoro in una fabbrica, alcuni temi culturali in qualche bar, non è mancata qualche manifestazione di piazza, la presenza nei teatri, l’incontro nelle scuole, l’incontro con la città attraverso itinerari culturali. Il festival anche quest’anno ha messo in collegamento  alcuni attori della vita sociale: imprenditori, avvocati, medici, operai, commercialisti, giovani, insegnanti chiamati a confronti su temi importanti, dal’economia al lavoro, dai giovani alla sanità, dalla comunicazione al’ impresa e al sociale per mettere in relazione le buone pratiche,  l’operatività virtuosa, la creatività in vista di nuove progettualità.

 

Come tradizione il Festival si è aperto con un videomessaggio di Papa Francesco del quale segnaliamo alcuni passaggi significativi.

Il tema di quest’anno In mezzo alla gente”,  esprime una grande verità: noi siamo fatti per stare con gli altri.
E’ l’isolamento che fa male non la condivisione. L’isolamento sviluppa paura e diffidenza e impedisce di godere della fraternità..
Stare in mezzo alla gente non significa solo essere aperti e incontrare gli altri ma anche lasciarci incontrare.
Quando si sta con la gente si tocca l’umanità: non c’è mai solo la testa, c’è sempre anche il cuore, c’è più concretezza e meno ideologia. Per risolvere i problemi della gente bisogna partire dal basso, sporcarci la mani, avere coraggio, ascoltare gli ultimi.
Penso ci venga spontaneo chiederci: come si fa a fare così?
Possiamo trovare la risposta guardando a Maria. Ella è serva, è umile, è misericordiosa, è in cammino con noi, è concreta, non è mai al centro della scena ma è una presenza costante. Se guardiamo a Lei troviamo il modo migliore di stare in mezzo alla gente.

E’ da segnalare la brillante iniziativa di organizzare  una serata  con  “Cene di valore”. In pratica in 14 tavoli sono stati previsti dei “testimonial” protagonisti del mondo istituzionale, economico, imprenditoriale, culturale, assicurativo, finanziario, religioso, che animassero, tra una portata e l’altra, il dialogo sui temi affrontati nelle conferenze e tavole rotonde.
E’ stata una occasione coerente con il tema del Festiva di essere “In messo alla gente” apprezzata soprattutto per il clima informale che ha favorito dialoghi più  aperti e confidenziali.
A conclusione delle giornate del Festival citiamo la considerazione significativa del promotore del Festival  Mons. Adriano Vincenzi: “Questi tre giorni ci hanno riempito di energia: invece di tornare a casa con qualcosa da fare, torniamo a casa capaci di fare qualsiasi cosa.

 

 

Flavio Danese